Si apre un’altra settimana piena per il Redentore che ha la possibilità, con 3 partite in 8 giorni, di interrompere la serie negativissima che ormai si è fatta ridicola.
San Rocco-SS Redentore 2-1
Sabato la partita ci vede impegnati contro il San Rocco, partita storicamente durissima, per le caviglie dei giocatori e per le nostre orecchie. Avversari che se riescono a trascinarti nel loro modo di giocare, spezzettato e nervosissimo, fatto di provocazioni continue se in svantaggio, svenimenti improvvisi e tuffi se in vantaggio, fanno cadere le braccia e spesso perdere le partite. Riusciranno i nostri a restare calmi e a fare il proprio gioco, fregandosene di loro?
No.
Anzi, questa volta sembriamo noi quasi a voler portare il gioco sul piano del non-gioco. E dire che nel primo tempo (e fino ad 8 minuti dalla fine) si stava anche vincendo (gol di Vita dopo un’infilata in area), ma il nervosismo era talmente palpabile in campo che non si contavano neanche più i richiami all’arbitro (che non ha sbagliato chiamate, ma che ha un minimo di torto nel non aver tenuto in mano la partita) per qualsiasi cosa, i musi duri e alcuni deprecabili spintonamenti.
Bravi loro in questa atmosfera a ribaltare il risultato negli ultimi minuti, molto meno noi, che avremmo dovuto solo stare tranquilli e giocare, a cadere in questa spirale che ci ha completamente bloccato. Certo, si era in 11 contati anche questa volta, e molti non ne avevano proprio più. Certo, perdere sempre è fastidioso anche sul piano mentale. Ma c’è modo e modo di giocare, di vincere e perdere; di aggredire invece che il pallone gli avversari e la sorte; di trasformare la rabbia in furore agonistico. Dobbiamo evidentemente ancora crescere.
Ah, per la cronaca, i loro gol arrivano con un esternaccio a fil di palo dal limite dell’area grazie ad un regalo della difesa, e ad una spizzata di testa in area su un cross da calcio di punizione.
Basta, resettiamo.
SS Redentore-Pol Rossetta 3-3 (8-6 d.c.r)
Mercoledi invece nell’amena Porto Corsini, i ragazzi facevano le prove delle gomme da neve giocando in una serata se non invernale, almeno tardo-autunnale-fredda.
In palio il passaggio ai quarti di finale della coppa, l’avversario i ragazzi del Rossetta, new entry del CSI.
E se ci si chiedeva come mai i nostri avversari arrivano sul campo con il miglior attacco e contemporaneamente con la peggiore difesa, abbiamo ottenuto una risposta: squadra “Zemaniana”, con difesa altissima ma azioni d’attacco accompagnate da almeno 7 giocatori, grande corsa e tanti rischi.
Piacevole scoperta questi ragazzi. Correttissimi e belli da vedere, (nella fase offensiva almeno). Anche questa volta, come tre giorni prima, hanno portato sul loro piano i ragazzi di mister Tony… Ma questa volta in positivo: le due squadre hanno infatti dato vita ad una delle partite più divertenti e corrette che mi ricordi di aver visto tra gli amatori.
Partita affrontata a viso aperto da tutti e ventidue i giocatori, che non si sono risparmiati e hanno finito sulle ginocchia (e molti con i crampi).
Serie di occasioni da una parte e dall’altra, ma siamo noi a passare per primi, con Vincenzo che è abile a seguire l’azione che si stava sviluppando dall’altra parte dell’area e a mettere dentro un pallone a porta sguarnita. Pareggio quasi immediato per i nostri avversari, su un maligno rimpallo in area da un’azione di calcio d’angolo.
E’ ancora Vincenzo però a riportarci avanti 2 a 1: ennesimo tiro di Josè a scavalcare la difesa altissima del Rossetta e la nostra punta è brava a dribblare il portiere e a depositare in porta.
Finisce così il primo tempo.
Nel secondo esce Vincenzo (cotto), Walker e Mario(tti), ed entra Savio, Mario e Fefo.
Ancora partita a viso aperto tra le due squadre, che non si risparmiano, e sono loro a pareggiare nuovamente, con un tiro contrastato dentro l’area piccola che si trasforma in una parabola imprendibile per Roberto che viene scavalcato. Ma, senza un attimo di tregua, occasionissima per Mario che riceve un cross da Cri, ma è alto un metro e un tappo (e da che pulpito) e non riesce a colpire bene il pallone.
A dieci minuti dalla fine, Mimmo, fino allora impeccabile, si fa soffiare un pallone che stava accompagnando in rimessa dal fondo, trattiene l’avversario e costringe l’arbitro a fischiare un sacrosanto rigore, nonché a tirare fuori il giallo (unico dell’incontro, per dire la correttezza della partita). Roberto è spiazzato e il Redentore è in svantaggio per la prima volta nell’incontro.
Ma prima che vecchi fantasmi riprendano il possesso di noi, ci pensa Gori, il migliore in campo, a rimettere il risultato in parità, con un tiro in scivolata dal limite dell’area che si insacca alla destra del loro portiere
Esce Mimmo, coi crampi, ed entra Claudio.
Siamo in recupero, ma c’è ancora tempo per un azione per parte: prima il colpo del match point ce l’hanno loro, con un cross dal fondo che trova solissimo un loro centrocampista, bravo ad inserirsi e bravissimo (dal nostro punto di vista) a tirare alto un gol già fatto. Poi tocca a noi, che seguiamo un tiro di Josè arrivato a rimorchio con un 4 a 3 scritto nelle pupille, almeno fin quando non esce, a pochi centimetri dal palo. Finisce 3 a 3 ed era giusto così.
Niente supplementari, che tra l’altro avremmo giocato probabilmente con 4 giocatori sulla carrozzina e 2 con il polmone artificiale, il regolamento del Csi prevede direttamente i calci di rigore.
E visto che la serata è stata all’insegna del bel gioco, anche i rigori sono ben tirati. Roberto è bravo a parare il loro secondo rigore, mentre noi inanelliamo un filotto (Il talismano Savio, Rocco, Cri, Vita e Josè) che ci permette così di giocarci anche i quarti della coppa notturna.
Buona partita, ottimo atteggiamento, bene bravi bis!
PAGELLE:
Roberto 6 ½. Nessuna colpa sui gol, para un rigore che poi sarà decisivo. Decisamente in crescita.
Walker 6 ½. Finalmente il ritorno! Il lupo perde il pelo ma non il vizio, e difatti senso della posizione e tempi negli interventi, anche da terzino, son quelli soliti. Bentornato!
Tucu 6 ½. Sarebbe da 7, ma qualcuno bisogna punire per l’uomo lasciato libero in area in occasione del primo gol…
Mimmo 6/7. Anche lui sarebbe da 7, prova sporcata da quell’ingenuità sul rigore. Comunque, si sta rivelando un’ottima soluzione in difesa!
Rocco 6 ½. Un po’ più limitato nelle sgroppate dalla corsa del loro numero 7, ma anche meno istintivo nelle giocate. Se riuscirà con continuità ad alzare la testa prima di fare la giocata, potrà anche un giorno prendere il posto del vecchio terzino sinistro targato 16 nel cuore dei tanti tifosi del Redentore. sparsi in tutta Italia…
Mariotti 6+. Finché ne ha dà il suo contributo egregiamente, e, assieme a Josè, dimostra di essere quello che sa meglio giocare a calcio. Tradito ancora dal suo ginocchio.
Gori 7 ½. Non bastando una prestazione da Marchisio, di quantità e qualità, ci mette anche il gol dell’insperato pareggio a 5 minuti dalla fine. Partitona!
Josè 6/7. Quando si libera della marcatura e alza la testa, partono sempre le azioni più pericolose per noi. In più, batte il rigore decisivo.
Cri 6 ½. Sta pian piano tornando in forma, recapita buone giocate e cross. Ottima quella sulla testa di Mario sul 2 a 2, purtroppo un pelo lunga.
Vita 6/7. Deve ancora integrarsi al meglio con il gioco della squadra, ma a vederlo girarsi, prendere la palla e partire in velocità fa paura.
Vincenzo 7 ½. Fa arrabbiare, perché ha una tara in testa che gli impone di correre ai 30 all’ora da attaccante e ai 10 da difensore… Detto ciò oggi è sempre nel vivo del gioco e, soprattutto, proprio nel giorno in cui la morosa non lo viene a vedere, sigla una doppietta. Esce tra gli applausi e vince una serata al Night pagata dalla squadra, anche se mi sa che questa cosa non la potevo dire.
Nel secondo tempo:
Savio 6 ½. Ormai tornato ai livelli dell’inizio anno scorso, impeccabile come centrale, e talismano nei calci di rigore.
Mario 6+ Entra quando la squadra è già spremuta, si rende pericoloso in più di un occasione.
Fefo e Claudio: S.V.