Vittoria meritata e decisa contro il Morena dirimpettaio di classifica.
Sabato 14, San Valentino, il Redentore calcio si è fatto un dolce regalo, i 3 punti! Nella sfida contro la diretta avversaria per i bassifondi i ragazzi di mister Tony avevano tutto da perdere, se questo giro non si portavano a casa punti, gioco e un po’ di convinzione, da li in avanti sarebbe stata dura. Un bel sabato per giocare al calcio, campo in discrete condizioni, ragazzi su di morale e soprattutto un ritorno importante, il nostro portierone Vito.
Una bella formazione scende in campo, come già detto, Vito in porta, Tucu (cap.) e Walker centraloni di difesa Savio e Claudio terzinacci di spinta, triade a centrocampo Rajab, Balsa e Gori, tridende con Chri e Josè larghisullefascepercrosstesinelmezzo e Tanque punteruola da sponda (come saprà abilmente fare). Panchinari di super lusso (eheh) Tronco, Gabri, Michi e Fefo.
Ore 15:00 fischio d’inizio. Gli avversari partono forte e soprattutto picchiano forte, i primi 10 minuti la situazione sembra mettersi un po’ come al solito, sembrava di assistere a Caporetto, erano più le persone a terra che in piedi, infatti Chri dopo 10 minuti è costretto ad abbandonare la battaglia. Che i ragazzi abbiano preso un po’ troppo alla lettera le parole del mister “Oggi c’è poco da fare dobbiamo vincere e combattere fino alla fine!”. Entra Tronco per lo sfortunato Chri e poco dopo un’entrata tra Van Damme e Carla Fracci del terzino del Morena (che pochi minuti prima aveva atterrato anche il povero Vito (svegliandolo)), abbatte Josè. Fortunatamente l’ispanico si riprende (nonostante la sordità temporanea) e calcio di punizione (almeno) a favore. Da li in poi ci sarà solo una squadra in campo, il Redentore. Batte Balsa, palla ribattuta dalla barriera che torna nei piedi del centrocampista che piazza la palla alla sinistra del portiere avversario (che “scapuzza” come racconteranno 3 intrepidi fans giunti fino alla lontana Longana) e palla in rete, 1 a 0. Il Redentore ci prende gusto, inizia a pensare di sapere anche passarsi la palla, giocare con calma, e non subisce l’avversario. Il Morena crolla. Così una pregevole azione con 4/5 passaggi tutti di prima o seconda portano Balsa (ancora lui, ma Longana è terra di doppiette per il nostro giovane centrocampista) al tiro dal limite dell’area e gran 2 a 0. Anche il capo ultrà e le pin up credono nell’impresa, sono in visibilio. Parola d’ordine nell’intervallo “Non perdiamo la concentrazione!”. Ritorno in campo e nulla è cambiato, il Redentore con pochi passaggi riesce ad avvicinarsi all’area avversaria e se non finalizza è perché a turni i difensori avversai stendono i nostri attaccanti, infatti al 7imo minuto della ripresa l’arbitro fischia un rigore a favore. Sul dischetto va Tronco (sicuro per aver provato anche durante il riscaldamento a tirare da dentro una buca) e andiamo sul 3 a 0. I fans ormai in estasi lasciano Longana per andare a brindare, sicuri che il Redentore porterà a casa il risultato. E anche i ragazzi sono sicuri ormai…infatti 3, 2, 1… palo degli avversari, scompiglio in area nostra, palla alle stelle da 2m dell’attaccante avversario. Mister Tony pensa giustamente, che servono forze fresche per gestire al meglio il risultato e fa entrare nell’ordine Gabri per un Tanque stremato, Michi per Claudio e Fefo per la standing ovation dell’eroe del giorno, lo stanchissimo Balsa. Cosi chiudiamo la partita in avanti, sfiorando in altre 3–4 occasioni il goal, che non arriva, anche, perché decisamente stanchi e poco lucidi.
Finalmente si festeggia negli spogliatoi non solo per il comple di Gori (che giustamente aveva tenuto nascosto nel bagagliaio le birrone fino all’ultimo), ma anche per la vittoria, bella, meritata e combattuta.
Come dice Tony “Non importa se perdiamo, io voglio che combattiamo sempre e non molliamo mai fino all’ultimo”. Detto fatto, però ora bisogna mantenere questo atteggiamento, questa voglia di portare a casa il risultato e questa concentrazione fino alla fine, e forse sia la sfortuna che l’uomo in nero, non ci toglieranno sempre i 3 punti finali.
Rubrica del giorno: Il “tiro in porta”
Dicasi “tiro in porta”: colpire la palla e indirizzarla dentro lo specchio della porta. Specchio della porta è quella cosa delimitata da due pali, una traversa e il terreno. Tutto ciò che va a finire fuori dallo specchio o smorzato in qualche zolla del terreno o rimane nelle intenzioni del tiratore, non è catalogabile come “tiro in porta”.
La partita di sabato è la prova inconfutabile che se si tira in porta il goal in qualche modo, prima o poi, dai cha dai, con Buffon o Nonno Nanni, arriva. Dopo si può sindacare se il goal è stato bello (come quelli di oggi) o rocambolesco, però intanto abbiamo tirato, preso la porta e magari fatto goal!