Ottimo l’ esordio malgrado la menzognera sconfitta. Applausi e sorrisi in una soleggiata mattina d’Ottobre. Che sia di buono auspicio?!

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Stella azzurra – SS. Redentore 1-0

E così eccoci qua di nuovo dopo una mancanza di un anno dal giornalismo sportivo. Prima di tutto ringrazio tutti quelli che in questi anni mi hanno subissato di proteste chiedendomi quando sarei ritornato a scrivere, e non posso nascondere questo mi abbia fatto piacere. Grazie mamma.

Dopo questo uso criminoso delle rete pubblica, andiamo a parlare di cose serie. Riparte il campionato, che vede un Redentore rinnovato in almeno metà degli effettivi nel tentativo ennesimo di ricreare un Gruppo con la G maiuscola e con l’obbligo categorico di divertirsi e dare tutto in ogni occasione.

Obiettivo, a prima vista, centrato in pieno fin dalla prima partita.

Ben liete notizie infatti si possono desumere dalla partita odierna con la stella azzurra:

1) Condizione fisica più che sufficiente, visto il caldo e i pochi cambi a disposizione

2) Lo spirito di sacrificio che rende ottima una squadra: chiunque pronto a tornare, ad appoggiare, a inseguire l’avversario dopo aver perso la palla, pochi innamoramenti di palla. Veramente commovente.

3) Cosa sconvolgente e del tutto inaspettata: un gioco prevalentemente palla a terra, a brevi sprazzi spettacolari. Frutto naturalmente anche dei punti 1 e 2.

4) Fatti, non pugnette. Ben pochi urlacci, discussioni con gli arbitri o peggio ancora tra i nostri giocatori. Anche troppo, tanto più che un rigore dubbio è stato accolto quasi con rassegnazione. Ma meglio così.

5) Gran movimento a centrocampo e attacco, finchè il fiato ha retto.

6) Nessun cartellino subito.

7) Abbiamo trovato l’erede di Buffon. Lippi avvisato.

Detto così, qualcuno può chiedersi: allora perché si è perso?

Ovviamente il ben poco affiatamento, le carenze nella padronanza dei movimenti nei rispettivi ruoli in alcuni giocatori e, a mio vedere, una timorosità evidente (il debutto si è sentito), quantomeno durante le prime battute, si sono fatte sentire. Se a tutti questi ingredienti si aggiunge un rigore tutt’altro che ineccepibile, e quattro-pali-quattro colpiti (anche se, a dirla tutta, tre in una sola azione), si può spiegare una sconfitta tutto sommato menzognera, che però non può che rendere tutti noi della vecchia guardia ugualmente soddisfatti per la prestazione, il gioco e l’affiatamento destinato a migliorare.

E qui una promessa da parte di chiunque legga. Non voglio, tra sei mesi, tornare a visionare questo articolo e smoccolare perché non più rispondente alla realtà. Fate sì che ciò non avvenga.

La tripletta di allenatori Fabbri-Tucu-Fefo schiera un classico 4-4-2 con Fefo in porta, Red-Tucu-Fabri-Marco Frisone in difesa, Fafa e Grego al centro e Beppe-Jacopo ali, con Roby e Marchino in attacco. Inizio un po’ contratto dei nostri, che soffrono soprattutto a destra, dove la Stella azzurra allarga spesso il gioco per poi crossare verso i nostri avversari spostati a sinistra che tagliano spesso e volentieri creando una superiorità numerica che costringe spesso Beppe ad arretrare molto il baricentro. Comunque i Nostri prendono presto le contromisure a tale strana formazione, che rinuncia alla punta centrale di peso per preferire uomini veloci negli inserimenti, e la partita prosegue in equilibrio, con rapide accelerazioni dei loro, che però portano a ben pochi pericoli, con palle tirate da fuori area ben controllate dal nostro portierone, aiutato anche dalla sorte quando i nostri avversari colpiscono la traversa, rimbalza sul terreno e viene colpita casualmente dal braccio, finendo però miracolosamente fuori dal campo.

Da parte nostra, i pericoli arrivano soprattutto dopo i saltuari buoni fraseggi a centrocampo che trovano come terminale un Roberto ottimo nelle sponde, ma poche volte servito per andare in rete. Occasioni principali sono una traversa, trovata da Beppe direttamente da calcio d’angolo, una girata di testa che effettua Fabri da un altro angolo, debole per una sporcata di un avversario, e una gran palla data a Roby bravissimo a girarsi ma la cui conclusione finisce alta di poco.

La ripresa vede entrare Luca per il fratello Marco Frisone, Andrea per Jacopo e Fiori per Marchino, ma la partita non si riesce a sbloccare, seppur Fiori riesca spesso a tenere la palla in avanti per fare respirare la squadra, (cosa che in effetti nel primo tempo era un po’ mancata) e a concludere pericolosamente di testa una palla che è il difensore avversario ad allontanare da sulla linea, e malgrado il centrocampo in linea Grego(spostato sulla fascia)-Beppe-Fafa-Andrea mostri una personalità e un fraseggio da squadra rodata per anni e anni, seppur il gioco sulla fascia rimanga piuttosto rimaneggiato.

La stella azzurra, di molto in calo fisico e col baricentro molto più basso, diviene pericolosa più che altro con azioni di singoli, e da una di esse, durante una dura lotta tra i nostri centrali e il loro giocatore, l’arbitro ritiene di aver visto qualche spinta di troppo e fischia un rigore piuttosto discutibile. Fefo indovina l’angolo ma nulla può contro la conclusione avversaria ben angolata, ed è uno a zero. Eppure, sebbene la squadra nuova e i pochi automatisti, il Redentore, reagisce con una calma ma nel contempo con una grinta agonistica che, ammetto, a questo punto della stagione non mi sarei mai aspettato, spingendo con convinzione per cercare il pareggio, e lasciando da parte quella eccessiva timorosità che aveva caratterizzato il nostro primo tempo. Il pallino del gioco passa in mano nostra, e un Redentore, seppur un po’ sfiatato negli uomini chiave, riesce ora ad attaccare con maggior regolarità pur mantenendo un buon equilibrio. La squadra si affaccia spesso in area, e tutta la pressione si concretizza in un’insistita lotta tra Grego, Roby e il palo avversario. Vince il palo, ma viene colpito tre volte, prima che Roby butti fuori la palla per permettere le cure del caso al povero legno.

La partita finisce così con un 1 a 0 che mai come oggi interessa poco rispetto al gioco espresso. Ma la partita ha una meravigliosa prosecuzione negli spogliatoi, dove uno spontaneo applauso accoglie e sancisce una vittoria del Gruppo che il campo non aveva ratificato forse per farci un favore e per farci crescere con entusiasmo e con fiducia per il futuro. Alla prossima.

PAGELLE:

FEFO 7 ½: Improvvisatosi portiere, riesce comunque a dare sicurezza ala reparto, capitolando solo per un rigore difficilmente prendibile ma intuito. La sua superiorità è così evidente che invece che mandare una palla in corner subito, la lascia rimbalzare sulla traversa e poi la colpisce con un braccio con l’effetto per farlo uscire.

TUCU 7 ½: Attento e preciso. Tiene molto bene le incursioni avversarie, che mai riescono centralmente a insidiare la porta.

FABRIZIO 7 ½:Vedi il compagno di reparto, con più chiariscuri: maggior presenza in avanti ed una conclusione in porta, ma anche qualche sbavatura, seppur piccola.

RED 7: Poco in difficoltà in fase difensiva, in fase di costruzione prova a fare la sua, seppur con pochi risultati.

MARCO FRISONE 6 ½: Paga la prima: un po’ di corse a vuoto e lacune difensive cui supplisce con buona volontà.

(secondo tempo) LUCA FRISONE 6 +: di stima. Come il fratello, usato in un ruolo non suo, fa quel che può.

BEPPE 7+: Bravo e puntuale nei ripiegamenti, buon lavoro di regia, dove spesso inventa perdendo pochi palloni.

GREGO 7: Sprazzi di classe e grande abilità nel farsi trovare libero, malgrado la corsa ancora un po’ carente, ha però sul groppone il doppio palo consecutivo.

FAFA 7 ½: Personalità ed esperienza, da ordine ed efficacia al reparto, vero faro in mezzo al campo.

JACOPO 6+: Parte un po’ timoroso e molle, anche per la mancanza di automatismi, migliora col passare dei minuti. Buono per il futuro.

(secondo tempo) ANDREA 7: Entra nella ripresa e gioca più che altro in linea con gli altri compagni di reparto, dando respiro alla difesa e non buttando mai via un pallone.

MARCHINO 6 ½: Anch’egli buona volontà, ma molte corse a vuoto e palloni persi, paga l’inesperienza.

(secondo tempo) FIORI 7 ½: Sposta molto in avanti il baricentro della squadra, crossa e riesce anche a concludere a rete. A volte esagera con le azioni solitarie, ma comunque grande impatto sulla partita.

ROBY 7+: Si sfianca in lavori di torri quasi sempre riusciti, bravo anche nel costruirsi l’azione migliore del primo tempo anche se la squadra bassa e i pochi cross che arrivano all’inizio limitano molto la sua possibilità di segnare. Ma spreca una palla che grida vendetta…

Alcuni aspetti da migliorare ci sono,inevitabile visto che la squadra era alla sua prima prova sul campo dopo solo un mese di allenamento insieme, ma molte risposte positive sono emerse da questa prima partita e da questo gruppo di ragazzi, risposte da confermare e conservare, su tutte la voglia di stare insieme, la serenità e la collaborazione che hanno contraddistinto questa piacevole domenica mattina. Forza ragazzi!!!

Invito a presentarsi Sabato 11 Ottobre in quel di Sant’Antonio ore 15:00 per supportare i nostri beniamini!!! Spargete la voce!!!

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