C’è voluto un po’ per digerire il tutto. Soprattutto non è semplice raccontare questa strana pazza stagione calcistica. In particolare comunque rendere merito a questi fantastici ragazzi che non hanno mollato una tacca e ci hanno creduto fino all’ultimo secondo, perché…ci sono volte in cui speri che tutto finisca al più presto…e ci sono volte in cui invece speri che ci sia sempre un’altra possibilità.
Quello che vi voglio trasmettere in queste poche righe è il sentimento vissuto in questo bizzarro, inconcludente e a suo modo unico campionato di calcio a 11 concluso.
Abbiamo pareggiato l’ultima partita, ovvero la prima dei play-out “Godoli”. Poi, ovviamente, l’abbiamo persa ai rigori. Come dire ci proviamo e con le nostre forze ci riusciamo a fare qualcosa…poi quando c’è da fare i conti con il resto (fortuna, episodi, esperienze, malizia, scaltrezza) è sempre andata cosi.
Ed è cosi che è andato tutto l’anno. Provo a spiegarmi meglio…I numeri sono impietosi 6 punti in classifica, pochi goals fatti e parecchi subiti, 0 vittorie e triste ultima posizione anche nella coppa disciplina. Letta così…un disastro! E invece, vi dirò, no!
Perché ci sono spunti positivi che hanno fatto di questa lunga e faticosa stagione qualcosa di bello, di unico e di irripetibile (beh in parte si spera! Eh Eh). Allora sapete che vi dico?
Chiedetelo a Tony, che ha cercato, spronato e creduto fino all’ultimo nei suoi ragazzi. Ogni partita ha trovato un pretesto per caricare i suoi, per dirgli che potevamo fare bene e che dovevamo fare bene. Son tutti bravi ad allenare la squadra che vince, sono pochi quelli che sanno fare a tenere su una squadra che non gliene si infila una! Grandissimo!
Chiedetelo a quei 14/15 giocatori (di media) con punte di 18, si narra di un paio di 11vs11, ad ogni allenamento. Non ci sono altre squadre ne tra gli amatori ne in terza con queste presenze, forse forse in seconda categoria.
Chiedetelo a quelli che dopo una stagione cosi la prima cosa che ti dicono è che vogliono giocare con noi! Chiedetelo agli avversari, soprattutto a quelli forti, che vengono a chiacchierare in panchina con noi durante la partita e ci chiedono in quale posizione siamo e che ci rimangono male quando gli rispondiamo.
Chiedetelo a Milena, ogni volta che le raccontavo la partita, sembravo Aldo nel film “3 uomini e una gamba” quando racconta la partita sulla spiaggia, con lei che mi diceva: “Allora come avete fatto a perdere?!”
Chiedetelo a Giuseppe che la prima cosa che mi ha detto 5 minuti dopo che il campionato è finito “Vuè il prossimo anno vediamo di trovare uno che faccia goal!…quando facciamo la prossima mangiata?!”
Chiedetelo a tutti quelli che gli abbiamo dato la possibilità di tornare a giocare, perché anni che son fermi perché gli avevano fatto passare la voglia di giocare a calcio, e a quelli che gli abbiamo dato la possibilità di giocare, che altrimenti non avrebbero avuto.
Chiedetelo a tutti quelli che si sono inventati i gollonzi della domenica…non è una scusa, ma un incredibile realtà! Rendiamo la gente felice noi, cosa credete!
Chiedetelo a chi si vede sfrattato da casa l’ultimo mese, si prende su la sua roba e si ricrea in terra straniera (“grazie” al comune e Grazie ai ragazzi di Porto Fuori).
Chiedetelo a chi si è seduto a tavola con noi, ha mangiato, ha bevuto e si è divertito.
Chiedetelo a chi saluta il calcio (buona fortuna Chri!), buona fetta della sua vita, e mette le scarpette al chiodo, ma continuerà a solcare i campi da gioco come allenatore…magari gli anni al Redentore sono stati utili.
Chiedetelo a Tucu, Baldo, Bobbi, Campa, Gabri, Chri, Ama, Favio, Michelino, Claudio, Gori, Walker, Guidone, Enri, Tanque, Rado, Savio, Kristian, Josè, Nicola, Vieri, Ago, Mucha e Fefo. Quando si vince è facile continuare a giocare e a divertirsi…ma quando si perde non è sempre così normale entrare nello spogliatoio e in qualche modo fare festa.
È vero, siamo negli amatori, è già una vittoria tornare a casa senza acciacchi, ma vincere è bello, da gusto…e noi il gusto l’abbiamo trovato lo stesso, siamo dei grandi amatori del calcio!
Siamo ragazzi dai piedi poco buoni, ma con un’anima fantastica!