Nella tana del Lokomotiv Cesenatico le difficoltà non sono mancate per le ragazze del Redentore A, giovedì sera. La squadra avversaria ha provato in tutti i modi ad abbattere lo spirito nella prima giornata di ritorno dei play-off, ma non è riuscita nell’impresa tanto sperata: fermare la serie di vittorie di un gruppo che si dimostra più che mai affiatato e determinato.
L’accoglienza non è quella sperata. Il palazzetto è grande abbastanza da contenere due campi da pallavolo, ma questo ci costringe a spazi stretti con pochi riferimenti. La scelta delle avversarie di lasciarci dalla parte dove il muro è più vicino alla linea di battuta è mirata a limitarci nel fondamentale che più le ha messe in crisi all’andata.
Il primo set parte, quindi, con un po’ di nervosismi dovuti ai sotterfugi utilizzati per metterci in difficoltà. Cosa che riesce, dal momento che fatichiamo a entrare in partita e subiamo punti per gran parte del primo set, provocando la rabbia dell’allenatore, ma anche un accenno di reazione. Riusciamo con fatica a rientrare nella giusta mentalità e terminiamo, non senza problemi, 26-24, vincendo di misura.
Si cambia campo e la ruota delle difficoltà gira contro le avversarie, che subiscono peggio di quanto fatto da noi. Le nostre battute sono quello che ci serve e a turni pesanti schiacciamo le avversarie in ricezione, lasciando solo 12 punti al Lokomotiv.
Ovviamente, come sempre dopo un set vinto con relativa tranquillità, subiamo un calo di tensione, che ci fa precipitare in una spirale di errori che consegna la vittoria del set alle avversarie, a cui abbiamo regalato 25 punti di errori nostri, praticamente, con soli 14 fatti da noi. Giocare in questo modo non è possibile, la rabbia è tanta, ma siamo sicure di avere le carte in regola per vincere la partita, quindi dobbiamo mettere da parte il regalo del primo set perso durante questi play-off fatto a queste avversarie che non ci spaventano e andare avanti.
La tensione si taglia col coltello all’inizio del quarto set: non possiamo assolutamente perdere e possiamo contare solo sulle nostre forze per farlo. La fortuna è dalla nostra, perché le avversarie sono di nuovo nel campo che tanto ha messo in difficoltà entrambe e dobbiamo sfruttare al massimo questo vantaggio. La ricezione è il loro punto debole e le flagelliamo letteralmente. La partita è stata lunga e intensa, il parquet non consente di risparmiare forze e siamo tutte molto stanche. Il colpo di reni finale ci vuole, però, quindi diamo il tutto per tutto per mantenere il distacco accumulato e non molliamo fino al fischio finale. 25-16, 3-1.
Il Redentore A mantiene il suo primato di imbattibilità con 16 partite all’attivo, dimostrando per l’ennesima volta che giocare a pallavolo con semplicità, determinazione e voglia di vincere battono fischi, perdite di tempo, sotterfugi e tentativi di distrazione di ogni tipo. Due sole ne mancano, il ritorno in casa del Modivolley (21-05) e in casa contro le Fluidifikas (23-05).