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RIMINI (RN) – La pallavolo femminile ravennate ancora una volta in finale nazionale. Dopo il successo di due anni fa a Catania del Mambo Cafè, questa volta tutte le speranze del volley del CSI di Ravenna erano affidate al SS Redentore, che dopo essersi laureato campione regionale Emilia-Romagna (per la prima volta!), ha affrontato con coraggio e determinazione una fase finale che non era nei propri programmi.
Nonostante questo, tutta la fase di qualificazione è stata trionfale, con risultati che hanno lasciato poco spazio agli avversari. Sabato pomeriggio 9 luglio un’altra vittoria in semifinale e le speranze della compagine ravennate cominciavano a prendere forma.
Ma nella finale di domenica mattina (iniziata con oltre 1 ora di ritardo a causa del protrarsi dell’altra finale), le ragazze del Presidente Andrea Alessi non sono riuscite a sbloccarsi ed hanno dovuto subire un netto 3-0 dalle toscane del CSI Versilia; risultato che non dà affatto ragione del cammino percorso fino a quel momento.
Comunque una gran gioia per la società sportiva (che, nata all’interno della parrocchia ravennate del SS Redentore, ha scelto di fare tutta la propria attività nel CSI), ma anche del Comitato Provinciale, che porta a casa un’altra medaglia d’argento, dopo quelle conseguite a Chianciano Terme nella ginnastica la scorsa settimana.
Diversa la sorte dell’altra squadra ravennate nelle finali. L’Ausl Ravenna, ripescata come migliore seconda regionale nel volley maschile, non ha superato le fasi di qualificazione, perdendo fin dalla prima gara per 2-1, ed è tornata a casa con un consolante secondo posto in Emilia-Romagna.