Un Redentore troppo inguardabile per essere vero, affonda a Camerlona
Di Domenica mattina, forse, giocheremo solo un’altra partita, e oserei dire per fortuna. Anzi mettiamola sulla sfortuna e la giornata no che deve capitare, bene è successa, l’abbiamo già incontrata e siamo a posto da qui fino alla fine dell’anno (calcistico).
Non sto a tediare molto, Domenica 4 Ottobre il Redentore carico e al completo (almeno sui numeri 17 presenza tra campo e fuori) affronta il Camerlona, squadra ostica ma alla portata dei nostri.
Il primo tempo, ormai è una consuetudine, una prassi, un modo di affrontare la partita, il Redentore non c’è, non gioca, non trova un passaggio e non crea occasioni pericolose. Eppure sto giro trova il goal con Josè, che per caso o per magia si trova a pochi metri dalla porta e insacca esultando anch’esso abbastanza incredulo. Allora pensi, beh è il nostro anno, senza fare nulla abbiamo fatto addirittura goal e invece ci pensa un Camerlona, ordinato, ostinato e aggressivo (molto aggressivo) a rimettere a posto le cose uno-due in 5 minuti il primo tempo finisce 2 a 1 per gli avversari.
Non vi preoccupate, c’è il secondo tempo e lì il Redentore si scatena. Si, infatti i primi 5 minuti del secondo tempo sembra che le cose possano girare diversamente, un po’ di palla a terra, due passaggio giusti, un paio di belle azioni, poi…il buio un’altra volta, il Camerlona si desta dal sonno, forse aveva pensato di portarsi già a casa il risultato, e torna a prendere le redini del gioco. Da li in poi succede di tutto, lascio alla memoria di chi c’era per non imbrattare di brutte parole il foglio e per tornare a casa con la sensazione che è stato un piccolo brutto sogno, che quello visto oggi in campo a Camerlona contro un buon (ma non spaziale) Camerlona, non possa essere il vero Redentore visto fino a sabato scorso, che si allena di gusto e con volontà, che partecipa con entusiasmo agli eventi, che mette in campo grinta (non nervosismo) e buon gioco.
Finisce 4 a 2 per loro sul campo (per la cronaca il secondo goal è di Vince) e 5 a 1 per noi sul taccuino. E anche li dovremmo crescere un bel po’, non si può prendere le botte e finire pure mazziati, ma almeno la colpa, in questo caso, non può essere solo nostra.
Buon lavoro mister Tony, sappi che siamo con te e dopo questo harakiri siamo pronti a ripartire a testa bassa e rimetterci in carreggiata fin da subito!