Il ritorno degli eroi

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Il ritorno degli eroi

Ci sono cose che ti meriti senza dubbio e senza storie, ci altre cose invece che ci arrivi a tanto così e le vedi sfuggire via e li inizi a pensare e rimuginare, se avessi fatto cosi, se fosse successo questo se, se, se, così torni a casa e sai che alcune di quelle cose te le saresti meritate e altre certamente no, ma con la stragrande convinzione che se ti ricapita stavolta qualcosa (anche di latta magari) te lo porti a casa!

Questo lo sanno i vari Michi, Fusco, Santi, Cava, Giampi, Sapo, Calo, Marco, Bale, Balsa e Filo!

Sanno che per vincere le partite bisogna stringere i denti fino alla fine e distrarsi il meno possibile altrimenti ti infilano.

Sanno cha 4 secondi nel calcetto sono un eternità e un soffio.

Sanno che giocare alle 10:00 di mattina di fine Giugno è un caldo beduino, ma anche alle 18:00 non si scherza!

Sanno che ci sono delle persone che li accompagnerebbero a giocare in posti sperduti del globo.

Sanno anche che le stesse persone che li hanno accompagnati si sono divertiti e gli vogliono un gran bene, ma che da loro si aspettano una crescita ulteriore come squadra e come gruppo.

Sanno che ci sono squadre e giocatori che sono veramente bravi e con cui è mooolto difficile giocare.

Sanno che ci sono giocatori e squadre che danno l’anima in ogni partita perché per loro ogni partita aggiunge speranza alle loro vite meno fortunate.

Sanno che fuori ci sono ragazzE e ragazzi da conoscere…ma sanno che stando chiusi in camera non si conoscono.

Sanno che con un difensore e 9 attaccanti bisogna sperare che il difensore non si faccia male!

Sanno che se si va ai Nazionali bisogna mantenersi in forma ed in allenamento.

Sanno che andare in giro con il risciò e il 90% di umiditè l’è una fatica boia.

Sanno che il calcetto è diverso, anzi diversissimo dal calcio…ed è meglio continuare a giuocare a calcio se si può!

Sanno che a Lignano Sabbiadoro si chiama così perché c’è anche il mare con la spiaggia di sabbia ed è tra Trieste e Venezia (sono traguardi!).

Sanno sudare, ridere, litigare, abbracciarsi, perdere maglie, ritrovarle e riperderle, giocare, divertirsi, dormire, oziare ed aiutarsi.

Sanno che non sempre vince la squadra più forte.

Sanno fare goal bellissimi, direi di pregevole fattura, con tanto di applausi e sanno applaudire quando ne subiscono.

Sanno che si può giocare a calcio fino ad età impensabile, con uno spirito invidiabile da tutti, e subire goal da gente con 60 anni di differenza.

Sanno cosa sia la sportività, la correttezza, il FAIR PLAY e hanno imparato quanto valga la lealtà nello sport.

Sanno ora, prima forse lo potevano aver sentito dire, che il Nazionale è una bellissima esperienza ma è dura ed impegnativa!

Sanno e tutti devono sapere anche che…in fondo siamo pur sempre l’ottava squadra Under 18 di calcio a 5 più forte d’Italia!

Grazie ragazzi!

E forza Redentore!

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