Grazie al calendario il SS. Redentore calcio si trasforma in squadra di serie A, 3 partite in una settimana. Tra l’altro le prime due contro la stessa squadra. Infatti si sono giocate le seguenti partite: domenica 24 Febbraio il ritorno di campionato contro la Stella Azzura, sempre contro la stessa squadra la semifinale di coppa il mercoledì successivo e per concludere la serie sabato 1 Marzo a Longana contro il Morena.
Mi limiterò a raccontarvi brevemente come sono andate le partite, senza scendere troppo nei particolari, che oltre a diventare prolisso, non me li ricordo, e altri, forse, è meglio non ricordarseli.
Domenica 24 in quel di sant’Antonio si gioca la prima delle due sfide, ravvicinate, con l’incognita Stella Azzurra, dico incognita perché può sempre rivelarsi una partita difficile, come si è dimostrata negli anni.
La partita è abbastanza avvincente. Le squadre se la giocano e cercano di ovviare alle numerose sviste e viste abbaglianti che il direttore di gara, “l’innominabile”, in modo continuo e martellante fischia ad entrambe. Qualche volta prendendoci, dai dai la fischia quella giusta, due rigori su tre li prende, altre volte come l’annullamento del super gol di Peter sul finire del primo tempo e varie ammonizioni con conseguente espulsione del fratello Chri, sono scelte prive di fondamento logico. Comunque portiamo a casa una vittoria per 2 a 1 con gol di Rigo, ovviamente su rigore, e Gaddo-gol; Peter sbaglia il secondo rigore sul 2 a 0, ma ci può stare, forse più calmo l’avrebbe sicuramente segnato. La partita è a tratti piacevole, anche se alla fine il Redentore va a casa un tantino nervoso. Parola che negli ultimi tempi risuona come campane nelle orecchie ai vari giocatori.
Neanche il tempo di un allenamento che il mercoledì successivo, in una calda serata di Febbraio(?), le due squadre si contendono il passaggio alla finale. Subito poco dopo il nostro arrivo la sorpresa: gli avversari sono solo in 10, più o meno. Le cose si mettono nel verso giusto fin dall’inizio, l’unica cosa che può dividere il Redentore dalla finale è solo il…Redentore. I ragazzi si impegnano (e distrarsi è facile) e dopo circa metà tempo vanno a segno con Mel, dopo poco anche con Gaddo e prima che finisca il secondo tempo, sempre con Mel, il Redentore si porta sul 3 a 0. Mister Ticchi fa tutti e quattro i cambi subito, il Redentore cerca di non abbassare la guardia e anche se gli avversari trovano un po’ più di spazio, è il bomber di scorta Panta a trovare il gol. La partita finisce cosi 4 a 0 e il Redentore va in finale. Di una partita “facile”, purtroppo, si nota ancora un leggero nervosismo.
Il Redentore deve affrontare la terza partita in 7 giorni. Il calendario sembra venire incontro ai nostri con la sfida nella ventosa Longana contro l’abbordabile Morena. Ma bisogna sempre giocare e meritarsi ogni vittoria, o comunque ogni partita. La giornata è ostica, un vento a tratti veramente forte rende il gioco (per entrambe) quasi impossibile. Il mister Ticchi mette in campo la solita formazione e i primi minuti fanno ben sperare, il Redentore arriva al tiro abbastanza facilmente ma solo una volta riesce a rendersi veramente pericoloso. Invece su un errore dei nostri a centrocampo c’è un rapido contropiede degli avversari che non si fanno scappare la ghiotta occasione e vanno a segno. Non è tanto il gol che taglia le gambe al Redentore, quanto una reazione che fatica a venire, infatti qui inizia una partita dettata dal “caso” e non da un gioco mirato (ricordo comunque il vento vero protagonista del match). Anche nella ripresa il Redentore, che sembra non avere le forze, non riesce a riaddrizzare la partita anzi per un altro errore nostro, più che per merito altrui, il Morena raddoppia. Mancano poco meno di dieci minuti alla fine, inutili i tre cambi, la difesa passata a tre e un finendo in attacco cercando almeno un gol, che fa solo aumentare il rimpianto per la sconfitta. Non è un problema una sconfitta, soprattutto è meglio ora che più avanti,ci sta, una sconfitta fa pensare, fa tornare con i piedi per terra e valutare errori per cercare di non ripeterli, ma la risposta della squadra deve essere di ben altra fattura, allenamento e impegno, inoltre cercare di giocare con un altro spirito, cercando di lasciare nello spogliatoio nervosismo ed egoismo.
Difatti come su un piatto d’argento viene data la possibilità al Redentore di rifarsi già la domenica successiva, con una sfida ancora più abbordabile, contro il Caffè Mosaico, inoltre c’è una settimana nel mezzo per prepararsi bene all’icontro. Ma eccoti che gli allenamenti, anche per cause maggiori (vedi alcuni malanni), vengono “boicottati” da praticamente tutta la squadra e si arriva alla partita , oltre ad essere di domenica mattina, senza allenamento (praticamente da due settimane).
Il 9 Marzo in quel di sant’Antonio il Redentore tocca il punto più basso della stagione, fin’ora più che onorevole, e si scontra con la seconda sconfitta consecutiva. Un 3 a 2 pieno di tante “cose”, troppi errori sia in fase difensiva che in fase realizzativa, cali di concentrazione, un calo netto della forma fisica, una grinta agonistica da ritrovare, dov’è finito il Redentore!? Coi punti fatti nel girone di ritorno saremmo negli ultimi cinque posti della classifica
I ragazzi ne escono veramente amareggiati da questa “scoppola”, bisogna tornare un po’ ad impegnarsi e fare sul serio. E finalmente una settimana di buon allenamento e di “ritrovamento” riportano un po’ delle “cose” (quelle gia dette) ai livelli giusti.
Così si spera che il momento opaco, se non proprio buio, sia alle spalle.
Almeno così dice il pareggio nell’ostico campo del Villanova sabato scorso, un pareggio che vale quanto una vittoria, per come è arrivato, per la grinta e la voglia con il quale è arrivato, un 2 a 2 finale che ci fa ben sperare e ci carica in vista del primo vero verdetto della stagione, la finale di coppa, lo spirito per fare l’impresa sta tornando.
Quindi, invitando più tifosi possibili, vi diamo appuntamento Mercoledì 19 alle ore 21:00 a Porto Corsini per supportare e dare man forte al SS. Redentore, che ne ha bisogno, che si gioca la sua prima finale di coppa, guadagnata con merito e determinazione, forza Redentore è ora di fare sul serio, quindi fuori quel cuore che ci ha contraddistinto, per ruggire un’altra volta!
scritto da fefo