Tutto era predisposto per l’impresa: serata freddissima, bruma che circondava il campo e a tratti lo invadeva, l’avversario più temibile, terna da mettersi le mani nei capelli, rosa non al completo e una voglia matta di ruggire.
Cosi è iniziata la serata di Mercoledì 7 Novembre alle 21:00 circa in quel di Porto Corsini.
Il SS. Redentore si trova davanti nei quarti di finale di coppa l’ostico Bar Pontino. Mister Ticchi carica i suoi ragazzi e li mette in campo cosi: Panta(nelli) in porta, centrali Surga e Baruc, terzino sinistro Gio e a destra Bucchi, centrocampo da sinistra Maio, Tucu, Rigo e Chris le due punte sono Peter e Mel. Sono della partita anche Strada, Matteino, Cingo e Fefo.
Dopo un bel riscaldamento…scatenate l’inferno.
Il Redentore parte in quarta, pressa e corre sfruttando le velocità e la miglior freschezza atletica dei suoi, al Bar Pontino non resta che guardare, anzi sembra una squadra di subbuteo. I primi 20 minuti sono devastanti l’avversario non supera la metà-campo mentre i nostri a ripetizione scattano verso l’area avversaria creando sei o sette palle goal. Infatti, dai che ci dai, il goal finalmente arriva, un pregevole pallonetto di Peter, liberato con un bel lancio da centrocampo, gonfia la rete e fa esplodere la panchina. Il goal ha il difetto di svegliare il Pontino, non che adesso corra di più, però inizia a tirare fuori il classico comportamento a metà strada tra bullismo e ferocia pura, ed inizia la caccia. Difatti finisce il primo tempo con l’arbitro che più volte si vede costretto a fermare il gioco e sedare gli animi di cacciatori impettiti che si contendono la preda, che purtroppo è spesso Peter, reo di aver fatto goal e scappare sempre alle marcature, nochè rispondere pan per focaccia. Nello spogliatoio la parola d’ordine è calma, non dobbiamo cadere nelle loro provocazioni e poi stiamo andando veramente forte.
Il ritorno in campo vede un Pontino certamente più sveglio e agguerrito ma comunque sopraffatto ancora dai nostri. Il pressing è alto e spesso la difesa pontiniana cade spesso in confusione cosi arriva un inaspettato rigore fischiato dall’arbitrone, forse un po’ offuscato dalla fitta nebbiolina scesa sul campo, comunque rigore è quando arbitro fischia, Rigo si incarica della battuta e il goal è di…Rigo-re.
Questo goal più del precedente crea un gran scompiglio in campo. Nei 3 minuti successivi succede un po’ di tutto; un dirigente del Bar dopo essere passato con tranquillità davanti alla nostra panchina devia bruscamente all’interno del campo ed inizia ad investire di ogni tipo di candidature il grande arbitrone, ovviamente l’espulsione è d’obbligo, ma l’infuocato dirigente si dirige già da solo verso gli spogliatoi, anche se ogni tanto per tutto il resto della partita (e forse ancora tuttora nelle notti portocorsiniane) si sentono volare ingiurie nel mezzo della nebbia nei confronti della terna.
Segue il dirigente negli spogliatoi il terzino del Pontino, che alla riprese del gioco continua ad andare dietro Peter minacciandolo di qualunque cosa e fregandosene della partita. L’espulsione anche qui finalmente arriva, e lui si chiede perché!?mah!? In compenso il mister è costretto a tirare giù Peter molto agitato e mette su Strada.
In tutta questa confusione il Pontino trova anche il gaol e un po’ inizia a crederci.
Inutile dire che gli ultimi 15-20 minuti di match prendono tutto un’altra piega. L’arbitro non fischia più nulla a favore nostro anche se a turno più o meno tutti i giocatori del Redentore si vedono volare qua e la per il campo e qualcuno si prende pure due schiaffi. Finché il giudice fa giustizia riuscendo e regalare un rigore anche a agli avversari. Ma la giustizia è un’altra cosa e dopo Guerra domenica anche super Tony para il rigore. Nell’esultanza generale Surga si fa scappare un bestemmione (perché poi!?) e inevitabilmente viene punito con un cartellino blu fuori 5 minuti, ne mancano dieci. Il mister è costretto ancora una volta a correre ai ripari fuori Maio e dentro Fefo per l’arroccamento finale. Ma ogni tentativo di buttare la palla in rete degli avversari è vano, e finalmente dopo l’interminabile recupero, nella bruma autunnale può scoppiare al cielo il ruggito dei leoni del
SS. Redentore, tanto che d’ora in poi l’enciclopedia non dirà più che i leoni vivono solo in africa, ne sono stati avvistati anche alla Baiona!
Partita maiuscola dei nostri, hanno giocato veramente bene e quando non si è più riusciti a farlo è venuto fuori il cuore. Ancora una volta si sono visti episodi alquanto sgradevoli che in campo non dovrebbero accadere e purtroppo questa volta ci abbiamo rimesso, Surga dolorante ad una mano a fine partita ha poi scoperto al pronto soccorso una frattura scomposta e un mese di gesso! Oltre a ruggire per la vittoria il Redentore lo fa anche per avere una maggiore tutela da parte della direzione arbitrale e non!
Adesso siamo in semifinale, forza non bisogna mollare!
Ah!…mi stavo per dimenticare. Abbiamo giocato anche Sabato 10 novembre in un pomeriggio di primo autunno con un sole caldo e una partita dai connotati ben diversi, sia per avversario che per tipo di competizione. Nella nostra Sant’Antonio si svolgeva la sfida contro il Morena, certamente più calmo e meno malintenzionato del Pontino.
A dare alla sfida quel qualcosa in più di impegnativo ci abbiamo pensato noi, perché tra infortuni, malanni ed impegni vari eravamo solo in 13, con Tucu che non si sapeva se sarebbe arrivato.
La formazione quasi obbligata del mister era Guerra in porta, Franz e Baruc centrali a destra Fefo e a sinistra Gio. Centrocampo tutto nuovo con Mel e Chris centrali, Maio a sinistra e Peter a destra. In attacco Gaddo e il bomber di scorta Tony, si avete capito bene il “Panta”. In panca col Mister: Leo e Tucu arrivato a pelo.
La partita si è messa subito bene. Un ingenuo e goffo intervento del difensore del Morena stende senza pensarci su due volte in area Gaddo e dopo due minuti è rigore. Non c’è Rigo e alla battuta va Mel, sinistro preciso e goal! I nostri arrivano al cross e al tiro da diverse parti in modo continuo mentre gli avversari faticano a creare gioco. Cosi Chris si trova metri liberi davanti a se e fa partire un bel tiro che il portiere può solo tentare, inutilmente, la parata, 2 a 0. Il Redentore non abbassa la guardia e non cade nel ritmo a volte soporifero che il Morena vuole dare alla partita. Infatti dopo poco trova il goal, da vero rapace d’area, indovinate un po’ chi…il Panta! Il Morena sto giro si sveglia un pò e sull’unico errore difensivo un po’ da patacconi, il Redentore prende goal sul finire del primo tempo. Il discorso del mister negli spogliatoi dura 30 secondi, diciamo intensi. Il secondo tempo è di diversa fattura. Noi tiriamo un po’ i remi in barca e il Morena diventa più offensivo. Dopo pochi minuti entra Leo per Tony. Ogni tanto il Redentore si perde e sbanda un po’ ma comunque riesce a costruire qualche bell’azione e Leo si mangia due o tre goal che vedono il mister arrampicarsi sulle reti di cinta in visibile delirio (ci teneva). Trova spazio anche Tucu al posto di Maio, per un po’ più di ordine in campo. Ci sono un paio di bei tentativi del Morena, ma tutti senza risultato. Su un tiro avversario si supera Guerra che si riscatta ampiamente del pasticcio nel goal subito. Nei minuti finali trova il goal anche Peter e il risultato finale è così 4 a 1.
Bella prova anche questa del Redentore, che è chiamato al difficile compito di non distrarsi e non abbassare la guardia perché ora il passo falso è ancora più facile che accada. Detto questo non posso far altro che fare i complimenti ancora ai ragazzi e alla squadra, in netta crescita, ma con ampi margini di miglioramento sia dentro che fuori dal campo, ne sono convinto. Bravo Redentore, 8+! (siamo ancora nella parte iniziale della stagione e senza ancora nulla in mano, quindi forza!)
scritto da fefo