È arrivato l’inverno! Domenica mattina, 18 Novembre, alle ore 9:40 al campo di San Pietro in Campiano vi erano Franz, Bucchi, Fefo, il custode, un fotografo (?!?) e una marcia di pinguini ches stavano migrando! Dopo una decina di minuti i pinguini hanno lasciato il campo e fatto posto alle squadre che ha scaglioni si sono rintanate negli spogliatoi. Prima di scendere in campo, visto che era venuto fino là, tutti i giocatori di entrambe le squadre hanno fatto una foto singola (penso vada nell’album Panini del CSI) e una di squadra (che penso sarà nel calendario natalizio del CSI), lascio pensare a voi le facce dei vari ragazzi alla domenica mattina (Bucchi su tutti).
Il Redentore si appresta ad affrontare il Caffè Mosaico e il Ticchi raccomanda ai ragazzi di non abbassare la guardia, ma di continuare a cercare la vittoria e di giocare bene. Gli undici iniziali, con l’ormai consolidato 4-4-2, sono: Panta in porta, centrali Franz e Baruc, terzino sinistro Gio e destro Matteino, di fianco a Rigo c’è Strada le ali affidate alla famiglia Castracano, Chris a destra e Peter a sinistra e torna il duo di attacco Mel e Gaddo. Col mister a farsi caldo in panchina Leo, Cingo, Bucchi e Fefo.
La partita inizia bene, i ragazzi di mister Ticchi pressano alti e non lasciano mai l’iniziativa agli avversari. Alcuni tiri di prova più o meno pericolosi partono in direzione della porta del Caffè, ma nessuno riesce ad insaccarsi in rete. Ci vuole circa il 15esimo per vedere finalmente il Redentore in vantaggio con una piccola mischia dentro l’area piccola dove, come un falco, Gaddo plana sulla palla e finalmente riesce a buttarla dentro. Dopo giornate di digiuno il bomber si sblocca e fa partire un bacio verso la pseudo curva, il mister esulta, ma il bacio non era diretto a lui, ma alla sua graziosa e direi alquanto coraggiosa, ragazza che stava seduta, ibernata, dietro alla nostra panchina (coraggiosa anche l’amica).
Dopo il goal il Redentore indietreggia il suo baricentro e lascia metri di campo liberi al Mosaico, che cerca di sfruttare la cosa a suo favore facendosi vedere sempre più spesso dalle parti del Panta. Intanto sono arrivati due o tre giocatori del Caffè, che dopo aver preso un caffè caldo, e aspettato che la temperatura arrivasse intorno ai 5-6 gradi, con calma han deciso di presentarsi al campo, beh!? In compenso uno di loro, dall’altra parte del campo, è diventato un blocco unico con la bandierina, ogni tanto qualche saltello è l’unico segno di vita.
Prima di andare negli spogliatoi per un thè caldo (che il gentile custode prepara sempre, anche a luglio) arriva la beffa per il Redentore, che a forza di tirare i remi in barca riesce a prendere goal, purtroppo autogol, però di pregevole fattura, di Franz che incappa in una sfortunata deviazione nella propria porta, inutile il tentativo di Tony.
Stavolta negli spogliatoi il mister rimane più di 30 secondi (sarà che fuori era freddo) e cerca di dare un po’ di sveglia ai ragazzi, in parte sul congelato, ma in parte già con la testa altrove e la certezza di aver già vinto, invece siamo solo sull’uno pari. Il ritorno in campo delle squadre vede i cambi di Bucchi per Matteino e dopo due minuti di Fefo per Strada, così il mister sposta Baruc a centrocampo.
Il secondo tempo riparte all’insegna del primo, la prima parte del primo, squadra alta che pressa e cerca il goal da più parti. Infatti ecco servito un uno-due agli avversari. Un secondo goal di Gaddo porta di nuovo in vantaggio i nostri. Dopo poco un’azione veramente semplice quanto spettacolare, dalla nostra area tre passaggi e goal, vede Peter aumentare il suo bottino di reti segnate. Ci sarebbe anche un terzo goal di Mel, ma viene annullato per carica sul portiere.
C’è l’ingresso in campo anche di Cingo e Leo, rispettivamente per Giò e Mel. Pochi secondi dall’ingresso in campo subito un giallo per Cingo, reo di aver falcidiato in recupero, uno sfortunato attaccante del mosaico colpevole del fatto di essergli scappato sulla fascia. Anche sto giro Leo ha due buone occasioni e va vicino al goal, ma non lo trova. Cosa che invece fa il Caffè Mosaico su rigore, che l’arbitro assegna, forse per riscaldare un po’ il finale di partita (sarà cosi) e i ragazzi infreddoliti, dopo il triplice tuffo carpiato con avvitamento difficoltà cinque con cui si esibisce l’attaccante. Almeno anche i suoi compagni sono indignati e lo deridono pure, ma l’arbitro non cambia idea. Sto giro al Panta non riesce il miracolo e il Redentore vede accorciarsi il vantaggio. Passano pochi minuti e come da copione del calcio moderno l’arbitro fischia un rigore anche a nostro favore (solo che stavolta c’era). Come ancora da copione (a meno che in quel momento non si trovi altrove), se è in campo, c’è il goal di, Rigo-re. Finisce cosi la sfida nella gelida Campiano, ops! San Pietro in, con un rotondo 4 a 2 per il Redentore, che neanche il gelo ferma più!
Ah scusate avevo detto che il finale si sarebbe scaldato ed infatti prima del triplice fischio c’è il Cingo che si prodiga in uno scatto da ghepardo, tipo figlio del vento, e dopo 60 metri di corsa a perdifiato (penso stia ancora recuperando) eccoti la falciata (definita cingoliana) ed il povero attaccante reo di scattare palla al piede verso l’area volare in aria. Conseguenze: il malcapitato si alza furibondo ed inizia ad inveire contro l’arbitro, che nel frattempo aveva già fischiato a suo favore, e quindi dirigersi verso gli spogliatoi con un rosso diretto sul groppone, il nostro Cingo nel caos generale pensa di farla franca invece deve accettare il secondo giallo, almeno lo fa con il sorriso sulle labbra, e dirigersi anche lui negli spogliatoi, seguito da tutti perché la partita finisce qui, col motto: “meglio ora un bel piatto di cappelletti in brodo”, giusto per riequilibrare la temperatura corporea.
Nella mattinata siberiana si è visto a tratti un bel Redentore, ma ceri atteggiamenti con una squadra più cinica e caparbia li avremmo certamente pagati cari. Il rischio di scendere in campo pensando già alla vittoria c’è stato, ma non deve esserci più, perché ogni partita va giocata fino in fondo con il cuore che ci ha contraddistinto fino ad ora in questo inizio di campionato, comunque bravi e ancora forza Redentore.
Purtroppo, mentre stavo scrivendo, mi è giunta la notizia della scomparsa del marito della nostra custode, per noi, “signora dell’ippodromo”. Sentite condoglianze vanno a lei e alla sua famiglia, da parte di tutti i ragazzi del SS. Redentore.
Alla prossima sabato 24 in quel di Sant’Antonio alle 15 per la sfida contro il Villanova.
scritto da fefo